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A fianco: Ducotone valley 2001 cm 160 x
114 olio e plotting su tela |
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Personale inaugurata il 31 Gennaio 2002 A cura di Ludovico Pratesi e
Gabriele Perretta. La Galleria
Maniero ha presentato l’ultimo lavoro dell’artista Adriano Nardi (Rio de
Janeiro, 1964, di formazione bolognese) al suo terzo appuntamento personale
nella capitale (L’antipop, Museo Laboratorio dell'Università La Sapienza,
1998; Le Naviganti , Futuro, 2000). La ricerca
dell’artista lo porta ad appropriarsi dell’immagine digitale, attraversandone
il potenziale spettro di rappresentazione (si pensi alla informazione visiva
nella rete e alle possibilità sintetiche della forma), in cui concepire figure
femminili realizzate pittoricamente, ad olio, nella
geometrica fluidità di questo spazio. Crea così un ambiente fondato su una
struttura di codici binari, ritrovandovi nuove iconografie della bellezza. Il
linguaggio figurativo di Nardi “sostiene la Pittura intesa come luogo
di un sensibile e serrato approccio concettuale ad immagini digitalmente
scelte, strutturate e stampate provenienti ad esempio, dallo spazio dei
movimenti globali, da simboli della ricerca scientifica, da mappe ambientali
o ecologiche, da latensificazioni vertiginose della
materia pittorica. In questo ampio territorio digitale, dipingo ad olio
un'abitante, una donna microdipinta. Il
disegno di geometrie vitali attraversa il suo corpo; nelle sue apparenti
cromie sintetiche, circola una luce tonale. Con un personale movimento
concreto, ho scelto da tempo di agire simbolicamente dall’interno in quei
media tecnologici che, nella tarda era della New economy, sono giunti a
surrogare sinteticamente la pittura. Ho ritenuto opportuno, da Seattle in poi
(30 Novembre 1999), abitare metafore visive dei movimenti del nuovo pensiero
mondiale, così da creare logiche e funzioni radicalmente diverse.” |
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leggi il testo in
catalogo di Ludovico Pratesi: " Qualche
appunto sulla pittura di Adriano Nardi " leggi il testo in catalogo di
Gabriele Perretta: " Dizzy horizons " |
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